Le Testimonianze
delle nostre mammine

Leggi queste bellissime testimonianze di mamme che hanno detto “SI” alla vita 

"VALENTINA C. Volevo abortire ma ho trovato un sito web diverso"

Avevo 21 anni, ero fidanzata e studiavo medicina, avevo tanti progetti e non volevo ostacoli, poi il 17 aprile 2009 quel test di gravidanza positivo, la mia unica reazione fu di rifiuto senza appello, non ne volevo sapere, troppo presto, troppo fuori programma. Dissi a Francesco, il mio fidanzato, che volevo abortire. Ero ambiziosa e mi piaceva fare la vita della studentessa e non volevo deludere la mia famiglia. Francesco non lavorava ed era spaventato, non disse nulla, non era convinto di proseguire la gravidanza ma non mi spinse a nessuna direzione. Decisi di andare al consultorio trovai un ambiente freddo, distratto, disinteressato a me. 
L’infermiera di turno mi disse: “bambina hai una vita davanti. Stai tranquilla, ora ti diamo il foglio così vai in ospedale e continui le tue cose”. 
Il giorno dopo andai all’ospedale a prenotare l’aborto, mi sentivo sola, senza appigli, senza nessuno che mi proponesse delle alternative, con il foglio in mano tornai a casa e mi misi a navigare in internet, inviai un messaggio in un sito pensando di trovare ragazze con cui confrontarmi… senza saperlo avevo scritto al Centro aiuto alla Vita di Napoli 3 e da lì è cambiata la mia vita. 
Presi appuntamento con Anna Stella per un caffè e andai all’appuntamento insieme a Francesco. Non dimenticherò mai più quel giorno, Anna Stella Bertè è stata l’amica e la madre che chiunque dovrebbe avere al suo fianco durante ogni difficoltà. C’era anche Clelia Cuomo che ci regalò due scarpine di lana fatte a mano, quelle scarpine mi aprirono il cuore. Stella ci propose progetto Gemma e ci disse che potevamo contare su di lei e sul Cav. Francesco ed io capimmo che far nascere la nostra bambina era la scelta giusta, sentivamo che ce l’avremmo fatta. 
 Mi accarezzai la pancia sentendo dentro di me che non sarei mai più stata da sola per il resto della mia vita. Informai la mia famiglia dicendo che l’ordine delle mie priorità sarebbe stato diverso, dopo un momento di smarrimento si mostrarono comprensivi. 
Grazie a Stella trovammo un lavoro al mio fidanzato e decidemmo il nome Anastasia per la bimba poi l’imprevisto, un dolore renale, 
al pronto soccorso il ginecologo  disse che non c’era più il battito… vuoto, urla, pianti, partorii la mia bambina con parto indotto a 18 settimane senza vita, un dolore sordo, mi crollava tutto addosso. 
Anastasia è entrata nella vita piena. Adesso la nostra piccina si trova nella cappella di famiglia dove c’è un cuore di fiorellini e il mio cuore è con lei. Francesco e io abbiamo deciso di impegnarci per la vita, ci siamo sposati e il giorno del matrimonio abbiamo fatto volare in aria i palloncini bianchi in onore della nostra bambina. 
Sono diventata una volontaria attiva poi sono arrivati un fratellino e una sorellina di Anastasia, due miracoli. L’esperienza di amore gratuito che ho sperimentato mi ha riempito la vita.

"Attesa che genera" - Annachiara

4 anni fa ho vissuto un tempo di attesa molto importante, intenso e particolare. Per me l’attesa della mia bambina è stato un variare continuo di emozioni e di speranze. È stata un’attesa fatta di vari step: da un grande stupore a un senso di inadeguatezza, a una grande forza pervasiva, fino al momento in cui l’unico desiderio era vederla. Ho provato i sentimenti più disparati, ma quei nove mesi sono stati fondamentali per capire che quella bambina avrebbe solo generato del bene nella mia vita, e non solo nella mia ma in quella di tutte le persone che mi stanno attorno. È stata un’attesa inizialmente di rancori, per diventare poi un’attesa concreta, un’attesa di gioia: l’attesa della bellezza.  

Aspettare Alli è stato come aspettare la primavera dopo un inverno freddo e rigido (forse l’estate potrebbe rendere meglio l’idea, ma prediligo la primavera). Il suo arrivo è stato per me la primavera, la brezza calda, il sole fino a tardi, i fiori che sbocciano, quando tutto si rigenera. Ci son voluti nove mesi per trovare la fiducia in me stessa, per sentirmi adatta, nel luogo giusto al momento giusto. Ci son voluti nove mesi per comprendere che la mia vita non sarebbe finita, ma anzi stava per iniziare.

Annachiara
Liliana

"Non aver paura di chiedere aiuto... "

Sono Liliana e sono arrivata in Italia dalla Romania quando avevo 17 anni. La situazione da cui scappai non era tra le più rose, i miei genitori erano poveri e alcolizzati. Ho cominciato a lavorare come badante per sostenermi. Nel frattempo, ho conosciuto un ragazzo… la nostra non era una relazione seria, eppure da essa io rimasi incinta. Non sapevo come muovermi, ma per fortuna trovai una ginecologa che mi indirizzò al Centro aiuto alla Vita. Il mio datore di lavoro appena seppe della gravidanza non esitò a licenziarmi, la mia famiglia non tardò a rinnegarmi.

Per fortuna, grazie all’aiuto del Cav di Viterbo  inizialmente andai a stare in una casa famiglia per mamma/bambino, poi mi aiutarono a trovare una casa a Busto Arsizio e trovai anche un nuovo lavoro. A 41 settimane nacque la mia Noemi con taglio cesareo…oggi da quel giorno sono passati 9 anni e nonostante tutte le difficoltà io e la mia bambina ce l’abbiamo fatta! A tutte le ragazze che si trovano nella condizione in cui mi sono trovata io vorrei dire di non aver paura a chiedere aiuto, perché bussando alla porta giusta io ho trovato una marea di persone disposte a offrirmi il loro aiuto concreto.

Francesca - "Non ero più sola!"

Sono Francesca e ho scoperto di aspettare un bambino all’età di 19 anni. Ero molto preoccupata perché né io né il mio ragazzo lavoravamo, vivevamo ancora a casa coi nostri genitori e avevamo iniziato da poco l’università…insomma non sembrava il momento più indicato per mettere su famiglia, e io mi sentivo in colpa nei confronti dei miei genitori, per i quali non volevo essere un peso. Sono arrivata al Cav nel settembre 2017, dove sono stata aiutata materialmente, ma soprattutto psicologicamente: finalmente qualcuno che capiva come mi sentissi! Non ero più sola! Grazie al Cav sono stata seguita da una doula fino alla nascita della mia bambina e poi, cinque giorni dopo il parto, ero già all’università a dare esami. Con tenacia, costanza e coraggio sono riuscita a superare tutti quegli ostacoli che alla vista del test di gravidanza positivo mi sembravano insormontabili, e non posso dire altro che pur essendo vero che un figlio ti cambia la vita, il suo sorriso ti dà anche la forza di non arrenderti mai.

Francesca
MariellaGioele

Mariella e il suo piccolo Gioele

Mariella diventa mamma a soli 17 anni, ci scrive: “Gioele è nato il 18 gennaio 2015 alle ore 17.09. Pesa 3kg 650g ed è bellissimo! Ne è davvero valsa la pena!”

Dopo due mesi ci racconta: “Eccoci qui, oggi il mio piccolino compie due mesi! È davvero un bambino bravissimo, mangia e dorme e piange pochissimo, poi anche se è ancora piccolo mi dà già tante soddisfazioni quando mi sorride. Questo bimbo è proprio un dono di Dio. Nonostante le difficoltà e le corse con la scuola, la mia vita è meravigliosa”.

Gloria - "Essere genitore..."

Essere genitore è, con le dovute proporzioni, come essere un alpinista. Prepararsi ad affrontare l’arrivo di una nuova vita è come prepararsi alla scalata più impegnativa. Non vi sono certezze. Il cammino sarà tutt’altro che in discesa. L’impresa sarà incredibile ardua, metterà a dura prova il fisico e la mente, ma l’emozione di raggiungere la vetta ripagherà ogni sforzo fatto.

Gloria Matteo e Alessio
AnamariaSebastian

Dal diario di Anamaria Totor

Non è impossibile crescere un bambino anche se arriva nei momenti più duri della vita. Io lo so perché ho un bambino meraviglioso al quale ho avuto il coraggio di dare la vita andando contro la volontà di suo padre che subito dopo aver saputo che ero incinta mi ha lasciata da sola … in un paese straniero, non avevo documenti, né lavoro, nemmeno un parente vicino ed ero molto giovane, avevo 22 anni ma ero cosi felice di quella creaturina, che già me la immaginavo tra le mie braccia, che mi sono detta : “Io devo farcela anche da sola”.

Mi sono guardata intorno, ho raccontato tutto a tutte le persone che conoscevo appena, ho chiesto aiuto per andare avanti, e mi è arrivato. Oggi mio figlio Sebastian ha 3 anni e mezzo ed è la luce dei miei occhi. Carissime ragazze non rinunciate mai ai vostri bambini. Guardatevi intorno e chiedete aiuto a qualsiasi persona, la vostra voce arriverà alle persone che vi aiuteranno come hanno fatto con me! 

La lettera che ci ha aiutati a salvare una piccola e preziosa vita

Lettera scritta da una giovane, che ha coraggiosamente detto si alla vita, ad un’adolescente che aveva deciso di interrompere la gravidanza ma che poi ha cambiato idea.

“Cara amica, sono venuta a conoscenza del tuo caso tramite il Centro Aiuto alla Vita che mi ha accolta tempo fa per darmi una mano. Sono una tua coetanea e se ti scrivo è per farti sapere che ho vissuto ciò che stai vivendo tu.

Anche se tutto ora ti sembra brutto, devi farti forza perché io ora sono contenta di aver dato la vita al mio amore e se oggi ho la forza di vivere è proprio grazie al mio bimbo.

Pensaci bene perché poi non puoi più tornare indietro. Dare la vita alla tua creatura è la cosa più bella che tu possa fare e se deciderai di tenerlo, quando lo sentirai muovere dentro di te, ti passerà tutto. Lui ti darà la forza di vivere … credimi.” 

PhotoRagazza

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Al Centro Aiuto alla Vita cerchiamo di offrire valide alternative all’aborto a donne che si trovino ad affrontare una gravidanza inattesa o non desiderata. Offriamo anche sostegno a famiglie con difficoltà economiche, con bimbi fino a un anno di vita.

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